Qualche anno fa ho cominciato ad appassionarmi all’aeropittura, una declinazione del futurismo sviluppatasi negli anni successivi alla prima guerra mondiale come espressione del mito della modernità, entusiasmo per il volo, il dinamismo e la velocità dell’aeroplano. Ispirata dalle operi di Marinetti e compagni, ho creato “aerei futuristi”, con accostamenti cromatici più brillanti e un paesaggio alpino all’orizzonte.